Il baule: le origini
La nascita del baule risale all’Età dell’oro dei faraoni come strumento per custodire suppellettili di valore, ma soprattutto con la funzione di dare ai defunti la possibilità di portare oggetti preziosi con sè nel loro percorso per la vita ultraterrena.
Durante i primi viaggi commerciali il baule diventa un mezzo pratico e funzionale con lo scopo primario di trasportare le merci, finchè con il Grand Tour nel 1700 comincia ad essere utilizzato in Europa dall’aristocrazia e dalla borghesia durante gli spostamenti a scopo turistico.
Nel 1950, l’epoca delle grandi trasformazioni, il baule torna ad assumere la funzione di contenere qualcosa di veramente prezioso da custodire durante i viaggi: gli Italiani cominciavano a viaggiare per andare a cercare fortuna altrove e sceglievano di tenere con sè, riposto nel loro baule, ciò che di più importante possedevano.
Gli italiani emigravano, e portavano in giro per il mondo il loro Paese e la loro cultura.
Baulificio Italiano: la storia
É proprio nel 1956 che Antonio Roncato (“nonno Antonio”) decide di prendersi cura dei suoi concittadini coraggiosi, cominciando a produrre bauli e valigie in fibra di cartone rinforzato, per rispondere alla necessità di un supporto logistico di qualità per i loro viaggi.
L’attenzione, la cura e la dedizione sono sempre stati i punti di forza di Baulificio Italiano, per un lavoro interamente artigianale e made in Italy che si è trasmesso di generazione in generazione, fino ad arrivare ad oggi.
Baulificio Italiano, in 65 anni si è costantemente evoluto per offrire la migliore qualità senza mai dimenticare le sue origini, e oggi, guidato da tre donne della terza generazione della famiglia Roncato, continua, in un mondo sempre più industrializzato e globalizzato, a custodire e tramandare i preziosi valori di “nonno Antonio”.
Dopotutto, che sia nel tempo o nello spazio, siamo tutti viaggiatori e contenitori della nostra storia.